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mercoledì 11 aprile 2012

la colazione (continua...)

Allora dove eravamo rimasti? Ah già, alla colazione. Leggendo qua e là, ho trovato alcune considerazioni che mi hanno davvero incuriosito. Sapete cosa sostiene lo scrittore francese Michel Tournier nel suo lavoro "Lo specchio delle idee"?


"Se la prima colazione britannica è un pasto da adulti pronti ad affrontare una giornata di lavoro, e comprende prosciutto, uova, pancetta, formaggio, filetti di aringa, l'uomo europeo si alza dal letto alla medesima maniera in cui un bambino viene al mondo. La prima ora del giorno è la ripetizione dell'infanzia. Perciò il primo pasto dev'essere esso stesso infantile: a base di latte, cioccolato, miele e marmellate con brioches e croissants. Non siamo lontani dal biberon".

Mi sembra un po' eccessivo forse nei toni ma certo incuriosisce il fatto che viaggiando in Europa è davvero molto diffusa non solo la colazione dolce, ma anche, e soprattutto, quella salata. Io credo sia davvero una questione di abitudine: devo dire che non ho mai disdegnato cibi salati di primissima mattina. L'importante era riempire lo stomaco dopo una notte di "digiuno", pertanto anche due uova e un po' di bacon possono servire a recuperare le energie.



Fondamentale è comunque non saltare la prima colazione perchè questa cattiva abitudine porta ad aumentare di peso. Non ci credete? Eppure molteplici studi sperimentali hanno dimostrato quanto segue:
  1. Non mangiare quando l'organismo fisiologicamente lo richiede, costituisce un segnale di carestia per cui il metabolismo rallenta per risparmiare energie.
  2. Saltare la colazione non fa diminuire il numero di calorie ingerite durante il giorno, perchè si tende poi a mangiare di più  a pranzo.


E' molto frequente imbattersi in bambini che si rifiutano di mangiare riferendo di avere lo stomaco chiuso o un senso di nausea. Due sono le cause di questo sentire, una legata al corpo e una legata alle emozioni. La giornalista Barbara Asprea sostiene che spesso i bambini (e non solo) dal momento del risveglio, si trovano per circa 30 minuti in condizione di anoressia (del tutto fisiologica, non temete) per cui non  avvertono la sensazione di fame ma anzi, hanno una certa repulsione per il cibo. Per risolvere questo problema basterebbe anticipare di un poco la sveglia, no?



Dal punto di vista emotivo, occorre considerare che lasciare la propria casa per andare a scuola può essere fonte di stress e tensione tali da ripercuotersi sull'umore e, di conseguenza, sull'appetito mattutino. Non è così anche per noi adulti??? Ritrovarsi a tavola per una ricca colazione, consumata tutti insieme con due chiacchere e qualche risata potrebbe essere la terapia giusta per allentare eventuali tensioni.




Allora, da oggi tutti pronti la mattina per una bella colazione, seduti a tavola, sacrificando magari un po' di sonno, ma se la prospettiva è di arrivare a scuola coscienti, di buon umore e ricchi di energie...






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